Milano è la cosa più italiana d'Italia

Pubblicato il da chiarabaravalle

Milano è la cosa più italiana d'Italia

così Gio Ponti intitolava un capitolo del libro Amate l'architettura, in cui riportava una parte dell'articolo che Furneaux Jordan scrisse nell'Observer e che aveva molto colpito Gio Ponti.

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Furneaux aveva definito Milano, "the most modern city in the world, is the most italian thing in Italy".

E' la Milano degli anni in cui stavano nascendo i grattacieli di Rogers, Peressutti e Beljoioso, e dello stesso Gio Ponti, così come ora stanno sorgendo i nuovi skyscrapers della città.


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Ma proprio così? Con la stesso temperamento antico di cui parla Furneaux e che Gio Ponti riporta confermando la definizione che egli da di tradizione, "far cose nuove in modo nuovo facendole bene così come le fecero 500 anni fa"?

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Chissà se quanto Furneaux aveva scritto nel giornale inglese sui grattacieli di Milano, "sono storia nell'atto stesso della loro nascita, altrettanto italiani del campanile di Sant'Ambrogio...", possa essere ripetuto ancora oggi per i nuovi grattacieli milanesi.

 

photos and text chiarabaravalle

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